L'autrice di questo libro, vincitore di un concorso letterario, è stata definita "la nuova stella del fantasy italiano". Prima di porvi la mia consueta domanda, vi racconto per sommi capi la trama, promettendo che cercherò di non fare la spoiler: Galatea (per gli amici Gala) è una delle streghe più potenti che abbiano mai messo piede sulla faccia di questo mondo; vive a Torino, ma deve compiere un viaggio nella Venezia del XVIII secolo per risolvere un paio di faccendine legate a trame magiche, la cui posta in gioco è davvero pericolosa, di cui saprete di più leggendo il libro...
Il fatto che sia ambientato in città realmente esistenti mi fa storcere un po' il naso davanti alla definizone "fantasy" (un po' come per la Ragazza Drago, che difatti non ho letto); tra l'altro, vi sono viaggi nel tempo, Negromanti e maghi bianchi, eppure quella parolina lì mi pare un po' troppo abusata per un libro così...
Almeno per me, un fantasy che si rispetti dovrebbe avere un'ambientazione fantastica e medievaleggiante, con guerrieri e streghe, battaglie e draghi, e taaaaanto sangue... Chiaramente stiamo parlando di un genere complesso, che non si può racchiudere in schemi definiti, ma solo descrivere per linee generali. E qui ecco la mia fatidica domanda: cos'è per voi il Fantasy?
Personalmente potrei sintetizzarlo in un'emozione indefinita, che mi (ri)porta a mondi lontani e (s)conosciuti (in fondo, non abbiamo visitato tutti quei luoghi, almeno nei nostri sogni più avventurosi?), allontanadomi dalla realtà per qualche istante, e riportandomici con quella serenità che solo un bel viaggio può lasciare dentro...
Aspetto di sentire le vostre opinioni su questo tema così importante: aiuterà noi admin e voi utenti a definire meglio ciò che ricercheremo nelle anteprime dei romanzi che voi stessi ci proporrete perché, come ho già detto, questo è un genere mutevole, ma le sue linee guida non possono cambiare troppo, e le esamineremo attraverso il confronto.
Scrittori e lettori Fantasy, radunatevi!
