Cari lettori, abbiamo intervistato per voi Marilyn Fulgione, la giovanissima autrice de “La Custode del Tempo e il Neroimpero”, nonché mia compagna di classe e amica di lunga data. Benvenuta su Everlasting Fantasy, Mary!
Parlaci della “genesi” del tuo libro: mi ricordo che avevi cominciato ad abbozzarne la trama durante un’ora di supplenza… Da quanto ti ronzavano in testa le prime idee?
L’idea di mettermi a scrivere un libro mi ronzava in testa da un annetto circa.
Per quanto riguarda la storia devo dire che stranamente la prima cosa che mi è venuta in mente è stata il titolo, che fino a un paio di settimane prima della pubblicazione doveva essere in inglese con sottotitolo in italiano. Sono rimasta legata all’idea del titolo e una sera parlando con mia madre ho chiaramente visualizzato nella mia mente una scena, quella dell’eclissi; da quel giorno ho iniziato la lavorare alla trama, sebbene sia stata notevolmente stravolta in corso d’opera. Mi è servito poco meno di un anno per completare la prima stesura e circa quattro mesi per la correzione.
Mi ricordo bene la tua time-shifter, e anche quel “leggendario” fenomeno astronomico che, specifichiamo per chi ci legge, è talmente importante da essere citato nella quarta di copertina. Una piccola curiosità: come mai proprio un urban?
Ho scelto questo genere con molta naturalezza, perché era quello a cui mi sentivo più vicina. E’ il primo genere con cui mi sono davvero avvicinata alla lettura, circa quattro anni fa, con autrici come Elizabeth Chandler ed Aprilynne Pike. Ho pensato che se davvero volevo mettermi a scrivere sarebbe stato più facile per me appoggiarmi a un genere che ormai conoscevo abbastanza bene e che piace moltissimo a me in prima persona.
Il tuo libro in sintesi?Durante l’estate che precede il suo primo anno di college, una ragazza californiana di nome Ellie acquisisce un grandissimo dono, quello di viaggiare indietro nel tempo. Ma una sua insospettabile coetanea, proveniente da un mondo parallelo e fantastico, il NeroImpero, tenta di sottrarle questo potere. Sullo sfondo, ma neanche troppo, c’è l’apparentemente tranquilla storia d’amore di Ellie con Duncan, complicata dall’arrivo di un misterioso ragazzo.
Un romanzo nasce da un “colpo di fulmine” o da un bisogno già presente in noi?Credo che alla base di ogni libro ci sia la volontà di esprimere un lato di noi che vogliamo che venga a galla. Personalmente la scrittura mi aiuta moltissimo a “mettere in ordine” le cose e le sensazioni che provo ogni giorno e spesso leggere il tutto nero su bianco aiuta notevolmente ad elaborare un pensiero critico e oggettivo su diverse questioni. Ellie mi è stata estremamente utile nel periodo in cui scrivevo; dopo un po’ ti sembra di convivere con i tuoi personaggi e inizi a pensare a come agirebbero loro al tuo posto. È qualcosa di indescrivibile ma davvero fantastico.
Quello che definisci “colpo di fulmine” è soltanto la scintilla che viene accesa o, se preferisci, la goccia che fa traboccare il vaso delle emozioni.
Qualche tempo fa mi avevi detto di star lavorando a un nuovo progetto… ce ne vuoi parlare?Con piacere. Questo nuovo progetto si sgancia totalmente dal primo libro, anche per quanto riguarda il genere. Scrivendo su altre tematiche, rielaborando vari abbozzi, idee e simili, mi sono accorta di quanto la narrativa classica mi sia congeniale. E’ la storia di una giovane donna laureata da pochi anni alle prese con il mondo del lavoro, un possibile trasferimento dalla sua città natale che la spaventa e la affascina insieme e una storia d’amore tormentata che va avanti con alti e bassi da anni. È a tal punto a livello di bozza che la protagonista non ha ancora un nome ben definito e stavolta credo che il titolo sarà l’ultima cosa a cui penserò: rischierebbe di condizionarmi troppo e questa volta voglio che sia la protagonista a decidere, se dire questo può avere un qualche senso.
E sempre a proposito di progetti… qualcuno per quando sarai “grande”?
Vorrei davvero impegnarmi al massimo per questo nuovo progetto e fare in modo che diventi ufficialmente il mio debutto letterario in grande scala, quindi credo che una volta che lo avrò finito andrò alla ricerca di una casa editrice e non mi lascerò abbattere da eventuali iniziali rifiuti. Spero di riuscire a coltivare questa passione per la scrittura anche “da grande”, a prescindere che questo diventi o meno la mia unica occupazione lavorativa.
Cosa ti senti di dire sul self-publishing per i “non addetti ai lavori”?
Per esperienza personale credo che il self-publishing preso di per sé sia un’ottima opportunità per scrittori che come me muovono i primi passi nel mondo dell’editoria. C’è da dire però che per avere visibilità (trovare il proprio libro nelle librerie senza bisogno di ordinarlo, ad esempio) è necessario uno sforzo maggiore. Personalmente non sono stata un membro attivo della comunità di youcanprint, il sito di cui mi sono avvalsa per pubblicare, ma guardandomi indietro credo che sarebbe servito a molto poco. Sono tutt’ora convinta che solo una casa editrice indipendente, non per forza la più venduta, sia in grado di conferire all’autore e alle sue opere quel minimo di notorietà necessario a far partire la macchina delle vendite.
Da ultimo… dove possiamo trovare il tuo libro, e a quando quello nuovo?Per quanto riguarda il nuovo progetto non saprei davvero annunciare una data. Ciò che è certo è che mi servirà più tempo per completarlo e rivederlo di quanto me ne è servito per “La Custode del Tempo”: considera che l’anno prossimo dovrò sostenere l’esame di maturità (come ben sai!) e quindi il tempo a mia disposizione si ridurrà notevolmente. Conto però di lavorare molto quest’estate sia sulla trama che sulla stesura… Vi terrò aggiornati.
Vi ringrazio ancora per avermi concesso questo spazio. A presto!
Grazie a te di aver partecipato al nostro piccolo salotto letterario e… buona fortuna![Modificato da Ink Maiden 06/06/2013 15:16]
Scrittori e lettori Fantasy, radunatevi!
