Uno. Fra tutti.

Abbiamo letto tanti libri nella nostra vita, al punto da non ricordarcene più nessuno, eppure a volte ce n'è uno, uno soltanto, che è rimasto impresso nei nostri cuori.
Ciascuno di noi ha una storia a cui è intimamente legato, senza saperne il motivo, da quando era piccolo o da pochi giorni; una storia che ormai conosciamo in ogni dettaglio, ma in cui la mente ha ancora piacere di posarsi, e la fantasia vi gioca volentieri.
Qual è la vostra, quel libro che avete letto e straletto, ma di cui non vi stancherete mai, e vi chidete il perché?

Il richiamo della foresta. Lo adoro, adoro il paesaggio, la storia.
Se dovessi partire per non far più ritorno sarebbe quello il libro che mi porterei dietro.

E quali emozioni lo rendono così indimenticabile per te? Dicci di più

mmmmh... io non credo di aver trovato ancora un libro preferito... forse perchè mi compro 10 libri al giorno! ;)

yelenajonas, 01/05/2013 12:28:

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mmmmh... io non credo di aver trovato ancora un libro preferito... forse perchè mi compro 10 libri al giorno! ;)

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non avere fretta, se arriverà te ne accorgerai: quando un libro ti colpisce, è come riceverlo dritto in testa XD
Emily cara, m'inquietano taaaanto i tuoi libri preferiti, sai?
Il mio è molto più modesto: si tratta de Il Mare in fondo al Bosco, di Pinin Carpi... L'ho letto un sacco di tempo fa, quando ero bambina (difatti il genere è quello) e non so perché mi è sempre rimasto nel cuore.
Giusto per rendere l'idea, lo stile è piuttosto ricco di "dialettismi", tipo l'articolo davanti al nome proprio, caratteristica che in genere mi fa buttare un libro nel cestino seduta stante... Invece ogni parola di questa storia è perfetta lì dov'è e a volte ho quasi l'impressione di rivivere la spensieratezza delle elementari quando mi immergo di nuovo in 164 pagine che volano in un attimo, in un susseguirsi di avventure poetico come solo una fiaba sa essere

Personalmente vado molto a periodi, quindi non c'è esattamente un libro che porterei via con me su un'isola sperduta o cose del genere... Riconosco però che ci sono dei libri che hanno segnato un'evoluzione in me. "Il nipote del mago" di Lewis mi ha avvicinata alla lettura ma il primo libro che mi ha fatto piacere la lettura è stato "Fahrenheit 451" di Bradbury. Non so dirvi perché ma non riuscivo a staccarmi da quel libro..! Spero di avere presto il tempo di rileggerlo (: La trama l'ho trovata davvero ben articolata e le tematiche interessanti anche se gli effetti della troppa tecnologia a volte sono tanto estremizzati da metterci un po' sull'allarme e a farci chiedere: finiremo così anche noi?
Evidentemente però questo tema mi affascina e mi fa riflettere più che spaventarmi e non credo sia un caso che sia arrivata a leggere Westerfeld (che riprende pari pari tutti i temi con i suoi vagheggiati Rugginosi - che non siamo altro che noi, peccato che già estinti nel suo romanzo!)
Ecco, come un libro consigliato da un insegnante e su cui non nutrivo alcuna speranza, ha cambiato totalmente il mio modo di vedere la lettura

Mary231, 09/05/2013 16:19:

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ma il primo libro che mi ha fatto piacere la lettura è stato "Fahrenheit 451" di Bradbury. Non so dirvi perché ma non riuscivo a staccarmi da quel libro..! Spero di avere presto il tempo di rileggerlo (: La trama l'ho trovata davvero ben articolata e le tematiche interessanti anche se gli effetti della troppa tecnologia a volte sono tanto estremizzati da metterci un po' sull'allarme e a farci chiedere: finiremo così anche noi?

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Ahhh Fahrenheit lo amo
E' davvero eccezionale: in fondo è vero che la tecnologia sta soppiantando la carta(quindi la lettura) e trovo che l'indifferenza mostrata dai personaggi del libro nei riguardi di qualsiasi cosa, e l' "attenzione" per le futilità sia pari pari a quella dei giorni nostri. Ciò che mi piace della fantascienza è che di fantastico c'è ben poco: ovvio che nulla si realizza pari pari, ma gli scrittori più bravi sanno indagare la natura dell'uomo e così sbagliano sempre di poco.